Descrizione
Proprietario nel 1540 è il “Magnifico Signore Giovanni Francesco Capra, figlio del fu Magnifico Dottore in entrambe le Leggi Bartolomeo”, pronipote, si crede, di un altro Bartolomeo Capra, dal 1414 al 1433 Arcivescovo di Milano.
Come si presentava a quell’epoca il “Palazzo”? Un contratto di affitto proprio del 1540 lo descrive nel modo seguente: “sedimine uno o sedimini diversi, parte da nobile e parte da massari e da pensionanti, con suoi edifici, camere, cassina, sale, corti, aree, orti e peschiera, giardino”.
L’uso era quindi diversificato, con alcuni locali riservati al locatore e altri ai contadini suoi dipendenti. Ai Conti Capra nel Seicento subentrano nella proprietà i Marchesi Clerici, tra i più ricchi di Lombardia e d’Italia, mecenati e committenti di artisti del calibro di Giovanbattista Tiepolo.
Sotto di loro, di riflesso, il Palazzo, che ha una perfetta forma quadrata, vive forse i suoi giorni migliori, luogo di delizie e di villeggiatura nel verde della campagna alle porte di Milano; con la “peschiera”, formata da una derivazione della roggia Parazzola, che cinge la proprietà su due lati e ne fa una “riviera” ambita, quasi un’attrazione turistica, oltre che una preziosa riserva di pesca.
Dopo i Clerici, nell’Ottocento i proprietari diventano i Roveda, poi i Vittadini, e nel 1886 Enrico Mora, che al Palazzo lascia il proprio nome.
La forma dell’edificio ha ormai assunto l’aspetto attuale, a ferro di cavallo, affacciato sulla piazza comunale, accanto alla chiesa. Il 18 novembre 2003 Liliano Mora, nipote di Enrico, accoglie le sollecitazioni dell’allora Giunta municipale e cede l’immobile al Comune.
Modalità d'accesso
Orari
- martedì dalle 16:00 alle 18:30
- venerdì dalle 9:00 alle 12:00.